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ARTICOLO: il convegno ad alto valore aggiunto

8 Febbraio 2019

PINTUMED

La Chimica Verde nel Settore del Coating.

I Prodotti del Futuro.


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L’appuntamento 2018 con PINTUMED si è svolto in Italia, a Piacenza, e ha affrontato un argomento di grande importanza, quello della chimica verde nel settore del coating e dei prodotti del futuro. Organizzato da AITIVA -Associazione Italiana Tecnici Industrie Vernici e Affini- e UATCM -Unione delle Associazioni dei Tecnici di Cultura Mediterranea- ha potuto contare su relatori importanti e su argomentazioni originali e di interesse attuale. Una partecipazione di grande spessore culturale ha caratterizzato la manifestazione che ha riunito i tecnici delle industrie di vernici e affini e che si è confermata un tavolo vivace e proattivo in materia di contenuti e formulazioni. 

“PINTUMED è il congresso internazionale che UATCM organizza nei vari Paesi e quest’anno è tornata in Italia con un tema importantissimo, quello della chimica ‘verde’ che ha come missione quella di promuovere tecnologie innovative che riducano o eliminino sostanze pericolose durante la progettazione, la realizzazione e l’utilizzo dei prodotti -ha dichiarato Olga Bottaro, presidente onorario di AITIVA-. Con questo convegno si è voluto fare il punto della situazione su questo processo innovativo che rappresenta il prossimo futuro e che sarà un ‘futuro obbligato’”.

“Il convegno ha rappresentato un punto della situazione sulle potenzialità della chimica verde, in particolare nel settore dei prodotti vernicianti -spiega il dottor Rossano Ferretto, da sempre titolare di ruoli istituzionali e gestionali nel board e nell’organizzazione di AITIVA-. Ciò si inserisce nel più ampio contesto della bioeconomia, che in Europa vale circa 2.100 miliardi di euro e in Italia 270 miliardi, pari al 13% circa sul totale. In particolare, facendo riferimento al mercato francese, la chimica verde cresce annualmente del 6%, con 25.000 posti di lavoro e una percentuale dell’11% di materie prime rinnovabili impiegate nell’industria chimica”.

“La chimica verde -prosegue Ferretto- ha come punto di partenza la cosiddetta biomassa, ottenuta da piante quali grano, mais e colza, da cui derivano glucosio e acidi grassi dai quali si possono poi ottenere monomeri e polimeri, impiegabili nella realizzazione dei prodotti finiti. Naturalmente, molti monomeri tipici della chimica non sono ancora disponibili da sorgenti bio e la difficoltà sta nel realizzare un prodotto completamente derivato da fonti rinnovabili. Inoltre, lo sviluppo e l’industrializzazione sono piuttosto costosi. Come hanno dimostrato i produttori di materie prime, alcune materie prime come leganti ed additivi sono però già disponibili e formulandole si possono ottenere prodotti vernicianti con buone caratteristiche prestazionali, soddisfacendo l’obiettivo di realizzare prodotti vernicianti almeno equivalenti a quelli tradizionali presenti sul mercato, con miglioramento di aspetti quali la riduzione del contenuto di composti organici volatili, la riduzione delle tossine, la riduzione delle emissioni di gas serra causate da un prodotto e dal suo ciclo di vita. E i produttori di prodotti vernicianti interpellati hanno dimostrato che dispongono di gamme di prodotti realizzati con l’utilizzo di materie prime di origine rinnovabile per la formulazione di prodotti con alte prestazioni tecniche e rigoroso rispetto della salute dell’uomo e dell’ambiente”.

Per informazioni rivolgersi alla segreteria di AITIVA

email: segreteria@aitiva.org    Cell: 388 790 3832   –   www.aitiva.org 

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